lunedì 29 giugno 2015

I preferiti di Yue 12 : Giugno 2015

Ed eccoci arrivati al dodicesimo appuntamento con i best of del mese! Come sempre, questa rubrica è condivisa con l'amica di malefatte MariaSte, sul suo blog iononsonoquellaragazza (e se qualcuno vuole unirsi è il benvenuto!).

La serie Tv: Dopo solo tre episodi della terza stagione (con i soliti ascolti modestissimi) la NBC ha deciso di chiudere Hannibal, ed il mio cuore è andato in pezzi come la maledetta tazzina (chi segue la serie capirà). Verrà salvato da Amazon? Non lo so, ma questa serie ha ancora tanto da dire, e chiuderla qui sarebbe criminale. 




Ma non finisce qui! Dopo mesi di nulla o quasi sul fronte telefilmico, finalmente ho trovato una nuova serie guilty pleasure in grado di appassionarmi dall'inizio alla fine! Sto parlando di Sense8, serie Netflix creata (e spesso diretta) dai Wachowskis e da J. Michael Straczynski. Ok, non ci troviamo difronte ad un capolavoro di scrittura, ed anche gli elementi scifi sono molto leggeri. Ma la storia di queste otto persone sparse per il mondo e "collegate" sia mentalmente che fisicamente mi ha piacevolmente intrattenuto, ed oltre ad essere splendidamente girata tocca anche tematiche tutt'altro che banali. Voglio la seconda stagione!!!!

Caroline-chan, ti giuro che sono stato ad un passo dal mettere la gif di Wolfie al matrimonio indiano XD 


Il libro: Questo mese non andiamo a risparmio, quindi di libri ne scelgo 3. Il primo è Mogli e Figlie di Elizabeth Gaskell : perché è l'ultimo capolavoro dell'autrice, nonché uno splendido ritratto d'ambiente dell'epoca vittoriana. Il secondo è Nicholas Nickleby di Charles Dickens, che dopo moltissimi anni è tornato disponibile in lingua italiana (e in forma integrale) grazie a Newton & Compton: uno dei romanzi più scorrevoli e divertenti del grande narratore inglese. Il terzo è Autorità di Jeff VanderMeer : secondo romanzo della trilogia dell'Area X, un thriller sottilissimo e quasi kafkiano. Insomma, tre romanzi che consiglio vivamente! 



Il film: Questo mese ho visto due film al cinema: Insidious 3 e Fury. Insidious è una serie che ho sempre apprezzato, ma questo terzo capitolo l'ho trovato mediocre a dir poco: un prequel sciatto e girato pigramente, mai veramente spaventoso se non nella scena finale. Peccato!
Fury è un onesto film bellico ambientato durante la seconda guerra mondiale, che fila via in modo prevedibile e senza guizzi. Non brutto ma ampiamente dimenticabile. 
Insomma, un mese non proprio memorabile, anche se sto continuando con il proposito di vedere almeno un film al giorno (attualmente sono a quota 186 film visti, come potete vedere dal mio profilo Letterboxd) . 


Elise è sempre fantastica.


La canzone: Queste mese al posto di una canzone scelgo un album, ovvero Abbi Cura di Te di Levante. Non amo particolarmente il panorama musicale italiano moderno (tranne rarissime eccezioni), quindi questo album mi ha molto stupito : sono tredici canzoni decisamente carine, ed anche se vocalmente non è un genio Levante mi piace molto. Le mie traccie preferite sono Le lacrime non macchiano , Lasciami andare , La rivincita dei buoni  e Ciao per sempre. Provatelo! 




L'oggetto: Non è proprio un oggetto ma... Ebbene sì, dopo aver cambiato cellulare, ho deciso di iscrivermi anch'io ad Instagram , anche se non ho chissà quali foto da condividere, ed anzi, sono pure un pessimo fotografo! Però è un social che mi piace moltissimo, ed ho pure ritrovato vecchi amici ;P .Se mi volete seguire mi trovate QUI: vi prometto che metterò tante foto zozze! 




Il cibo: Pomodori ripieni. Io uso una ricetta molto semplice, ovvero: vuoto i pomodori e metto il contenuto in una terrina insieme a tonno, capperi, maionese, basilico e un filo di olio e aceto (anche se a volte aggiungo un pochino di pane bagnato e la cipolla, oppure la mozzarella a cubetti) . Sminuzzo il tutto e riempio i pomodori, e poi li metto in frigo una mezz'ora. Sono buonissimi e freschi, adattissimi per l'estate! 

                                                  

E anche per questo mese abbiamo finito! Ultimamente ho aggiornato molto poco il blog, un po' per mancanza di tempo e un po' per mancanza di letture interessanti.Ma spero di tornare attivo al più presto! Alla prossima.

domenica 7 giugno 2015

I manga che non leggeremo mai in Italia 25 - Azumi di Yu Koyama



Azumi (あずみ) di Yu Koyama

Informazioni varie: Quest'opera è stata serializzata sulla rivista seinen Big Comic Superior (Shogakukan) a partire dal 1994. In tutto conta due serie: una prima composta da 48 volumi, ed una seconda composta da 18 . Da questo manga sono stati tratti due film live-action - Azumi e Azumi 2: Death or Love- , un videogioco per PS2 e un'opera teatrale.
Ha vinto numerosi premi in patria , fra i quali un Exellence Prize (1997) e uno Shogakukan Manga Award  (1998).

Autore: E' Yu Koyama, noto in Italia per il manga Ganbare Genki (Forza Sugar), edito da Goen.

Storia: La vicenda ha inizio nei primissimi anni del periodo Tokugawa. Un uomo di nome Gessai alleva da solo e in totale isolamento dieci bambini, rendendoli delle perfette macchine per uccidere. Fra questi bambini c'è anche Azumi, l'unica ragazza del gruppo, che sorprendentemente si rivela la più dotata nel Bujutsu. Nel giorno della loro "iniziazione" i dieci ragazzi saranno costretti a superare prove crudeli (come uccidersi fra di loro),  e la loro nuova vita nel mondo esterno sarà tutt'altro che facile . Ma questi ragazzini sono stati plasmati per una causa superiore, e ne sono ben consapevoli : preservare la pace  portata dal dominio dei Tokugawa, uccidendo (nell'ombra) tutte le persone che cercano di ribellarsi a questo stato di cose. 

Commento di Yue : Il mio commento non si riferisce all'intera opera, ma ai primi quattro volumi. Si può giudicare seriamente un' opera leggendone all'incirca il 6% ? No, ma nonostante questa percentuale esigua alcune cose mi hanno profondamente colpito, e lasciano intravedere un seinen solido e ben scritto. 

I primi capitoli in special modo sono una bomba: all'inizio vengono mostrati questi ragazzini che più che allenarsi sembrano giocare e scherzare fra di loro, ma nel giro di poche pagine si ritrovano a combattere l'uno contro l'altro in un duello all'ultimo sangue. Pagine estremamente drammatiche, che sono un vero e proprio pugno nello stomaco a confronto del preludio scanzonato, che ci aveva mostrato il lato più infantile dei protagonisti. 
Succede l'esatto opposto con il personaggio di Gessan, ovvero colui che ha creato questi piccoli mostri: nei primi, drammaticissimi capitoli appare come un personaggio disumano, e freddo . Ma poi, con il proseguire della storia, i suoi sentimenti affiorano in superficie : scopriamo che è molto affezionato ai bambini, e che non è stato cattivo padre . E gli stessi ragazzini, pur essendo cresciuti come futuri assassini in grado di eseguire gli ordini senza battere ciglio possiedono gli stessi sentimenti e la stessa curiosità dei loro coetanei. 
Altro elemento che mi ha colpito è l'unicità di Azumi in questo gruppo, non solo per la sua superiorità nelle tecniche di combattimento, ma proprio per il suo essere donna : allevata come un ragazzo, al pari di tutti gli altri, prende presto coscienza di essere leggermente diversa dai suoi amici. Ma i ragazzi e la stessa Azumi hanno vissuto in completo isolamento, e si rendono conto dell'esistenza del genere femminile solamente al primo contatto con il mondo esterno (che avviene proprio nel periodo dell'iniziazione). Da quel momento si scateneranno turbamenti (anche sessuali) e con il proseguire della storia Azumi assumerà quasi un ruolo materno per i suoi compagni. 

Questa serie è composta da molti volumi, ma già nei primi quattro si notano parecchie evoluzioni nei personaggi: a differenza di tanti protagonisti di serie lunghissime che restano sempre uguali (quasi fossero scolpiti nel marmo) in Azumi ad una crescita fisica corrisponde anche una mentale. A paragone, ad esempio, di un imperscrutabile Golgo 13 (o di alcuni personaggi del duo Koike/Kojima) , Azumi continuerà sì ad uccidere ed a restare fedele al suo credo, ma mai a cuor leggero (vedi l'episodio in cui incontra il ronin Ryutaro). 

Di seinen storici ne ho letti tanti, e sono anni che bazzico il genere chanbara. Ma questo Azumi ha veramente una marcia in più, e conferma la grande maestria di un autore come Yu Koyama, che meriterebbe molta più attenzione in Italia. Certo, la mole di volumi rende quest'opera praticamente impubblicabile, ma se mai uscisse in una lingua comprensibile non esiterei un momento a prenderla.

Sul fronte grafico non ho da fare che elogi: lo stile di Koyama è ricco e dettagliato, e le scene d'azione sono il suo punto di forza (alcune di esse sono veramente elaborate ed evocative). I fondali sono dettagliatissimi e le pagine doppie frequenti e bellissime.

Insomma, il mio è un vero e proprio invito alla lettura: non ve ne pentirete.  

Si trova in lingue comprensibili?: In inglese, grazie ai gruppi HappyScans! & Guren no Heya Kara

Ecco un esempio della bravura di Koyama nel gestire le scene di combattimento

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